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Coronavirus: e L’Italia si apre all’homeschooling

L’Homeschooling sembra la novità del momento, ci aprirà a nuove frontiere dell’istruzione

L’Homeschooling sembra la novità del momento, ci aprirà a nuove frontiere dell’istruzione? Una cosa è certa: il Coronavirus spaventa molti, ma ci ha costretto a reinventare le nostre vite, a partire da quelle quotidiane come l’andare a scuola. Se gli unici a gioire per la chiusura delle scuole sono stati gli studenti, che speravano nelle vacanze forzate, sono dovuti tornare a studiare con la coda tra le gambe, perché ragazzi, the show must go on, l’istruzione non può essere arrestata. Allora ecco che in soccorso è arrivato il world wide web: la rete, quindi, non viene solo in nostro soccorso solo con Instagram e TikTok, ma anche con un nuovo modo di apprendere, fruibile per tutti.

L’Homeschooling in Italia

In pochi sanno che era già possibile l’homeschooling in Italia, ma con modalità diverse: infatti i genitori o tutori dello studente avrebbero dovuto provvedere all’istruzione a casa, in prima persona o ingaggiando personale più specializzato. A fine anno degli esami avrebbero valutato il livello raggiunto per essere equiparato a quello degli studenti tradizionali. Il concetto si reinventa in questo momento di quarantena: coinvolge tutti gli studenti di ogni ordine e grado, che – supportati dalla scuola – dovranno seguire le lezioni online in diretta o registrate dai docenti. Se ogni appartamento sembra si stia trasformando in un laboratorio della Nasa tra smartworking e homeschooling, sicuramente il fatto positivo è che il web sta dispiegando altre possibilità che prima sembravano solo fantascienza.

E l’Università?

Forse non tutti sanno che diverse università utilizzavano già da anni questo sistema: si tratta degli atenei telematici, per fare un esempio possiamo citare l’Università Telematica Niccolò Cusano. Il problema è che non sono mai stati visti di buon occhio, e gli ultimi governi hanno cercato di metterli un po’ nell’angolo per favorire l’Università tradizionale. Ma in tempi di crisi ecco che torna alla ribalta l’università telematica! Ma come funziona? E perché conviene sceglierla?

Come funziona l’Università Telematica

Dimentichiamo il falso mito secondo cui basta presentarsi in sede d’esame per superare quella determinata materia. Lo studio c’è, solamente che con le università telematiche lo studio si adatta alle altre esigenze della nostra vita: avremo tutte le lezioni disponibili h24 in piattaforma, in modo da poterle seguire quando vogliamo. È indicato chiaramente il programma di studi ed è disponibile da scaricare online, senza attivare cacce al tesoro per la città alla ricerca del testo. Poi, come per le università tradizionali, ci si prenota per l’appello e si sostiene l’esame con un docente presso la sede di riferimento nella propria città.

Costa tanto iscriversi?

A un primo sguardo i costi dell’Università online sembrano più alti di quella tradizionale. In realtà, anche se la retta è più alta – ma non di troppo – vediamo che avremo altre voci di risparmio: oltre ad alcune convenzioni che si possono attivare, non sosterremo spese di trasporto per raggiungere la facoltà, né tanto meno spenderemo soldi per l’acquisto dei manuali, dato che il materiale sarà fornito online.

Redazione

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