Lucia Azzolina, docente e sindacalista, è il nuovo Ministro dell’istruzione, dopo che scuola e università sono tornati ad avere due differenti ministeri. La Azzolina era Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e nella sua vita, politica e non, si è occupata di diversi argomenti legati alla scuola che aiutano a capire quali sono le sue idee in materia.
Iniziamo dal decreto scuola entrato ormai in vigore, per la neo ministro Lucia Azzolina è solo un punto di partenza. Tra i suoi obbiettivi aumentare il numero degli insegnanti di sostegno di ruolo e portare molte delle cosiddette cattedre di fatto ad essere stabilizzate in cattedre di diritto.
Altro tema caro alla Azzolina è poi quello delle classi pollaio, per arginare il fenomeno aveva presentato uno specifico progetto di legge, che poi si era arenato, ma che potrebbe presto essere riproposto. L’idea prevedeva un massimo di 22 alunni per classe, numero che doveva scendere a 20 se tra gli studenti c’erano alunni con disabilità. Altro tema sul tavolo del nuovo ministro quello dell’innovazione. Bisogna lavorare per un’idea nuova di scuola, più sostenibile ed inclusiva. Servono regole chiare e stabili nel tempo perché se il sistema cambia di continuo la scuola non riuscirà mai a restare al passo con i tempi.
Non servono rivoluzioni calate dall’alto, ma buone pratiche, possibilmente condivise. Cambiamenti sostenibili che non creino inutile stress ad un sistema che già ora troppo spesso arranca.
Altro tema caldissimo, sul quale ogni ministro ha avuto la sua visione è poi quello del percorso formativo che dovrebbe portare i docenti ad essere abilitati. Nell’idea di Lucia Azzolina c’è una laurea triennale per imparare i fondamenti della disciplina, alla quale far seguire una laurea specialistica abilitante per chi decide di voler insegnare. Idee destinate a far discutere, ma per fortuna la neo ministro ha subito chiarito che per lei è inconcepibile iniziare a insegnare a 50 anni, ha però anche precisato che serve un percorso formativo certo per arrivare alla cattedra.
